Risponde Mirko Ferrari, Direttore Vendite Modern Trade

  1. A. Il mercato macro economico della categoria Acque e Bibite e The come si sta delineando e quale strada sta prendendo nel breve e corto periodo 2023 ed eventuali conseguenze?

Il mercato del beverage analcolico è in continua evoluzione, il consumatore è sempre più attento ad alcuni trend, in particolare si evidenziano attenzione all’ambiente da un lato e dall’altro la ricerca di prodotti salutistici. San Benedetto continua a lavorare sul suo portafoglio di prodotti rinnovando e innovando, per essere un punto di riferimento per il consumatore, garantendo sicurezza e affidabilità. Proprio per questo negli anni siamo entrati in nuovi segmenti che ci hanno permesso di portare in alto le nostre referenze storiche, crearne di nuove e valorizzare la leadership. Generare valore per San Benedetto è fondamentale e significa avere la capacità di intuire dove sta andando il mercato ed avere il coraggio di anticipare i trend che ne determinano l’andamento.

Ad esempio in termini di sostenibilità da anni ci siamo fatti portatori della filosofia “CO2 IMPATTO ZERO” che caratterizza la linea San Benedetto Ecogreen. Da più di dieci anni, infatti, l’Azienda analizza l’impronta di carbonio dei propri prodotti e la riduce progressivamente migliorando l’efficienza dei processi produttivi e impegnandosi nella riduzione delle materie prime nelle fasi di progettazione del prodotto. Infine, per le emissioni che proprio non si possono eliminare, San Benedetto attiva la compensazione totale acquistando crediti per sostenere progetti green in tutto il mondo, rendendo la Linea Ecogreen “CO2 IMPATTO ZERO”.

Oltre alla sostenibilità, l’altro macro trend è quello del filone Zero, zero zuccheri aggiunti. Negli ultimi anni il consumatore è sempre più alla ricerca di proposte salutistiche a ridotto contenuto di calorie e zero zuccheri, innovative anche nei gusti. Da questo punto di vista San Benedetto ha anticipato e risposto alle esigenze con un’offerta che si dirama su diverse categorie: Bibite gassate, Thè freddo, Succoso (bevanda a base di frutta), caratterizzate da zero zuccheri aggiunti e zero o pochissime calorie (nel caso dei prodotti a base succo di frutta). In questo filone aggiungiamo anche i brand gestiti in franchising dal Gruppo: Schweppes e Energade.

Un altro trend che abbiamo intercettato è quello dell’energy recovery, che ci ha portato ad entrare nel mercato degli Energy Drink con proposte uniche e fortemente innovative a completamento del nostro portafoglio di prodotti e che ci hanno avvicinato a nuovi target di consumo. Siamo presenti in questo segmento con due novità: l’innovativo San Benedetto Fruit&Power 0.40L PET, un energy drink non gassato a base di succo di frutta (33%), in acqua minerale naturale e zero zuccheri aggiunti, perfetto per un break rigenerante e gustoso, e San Benedetto Super Boost, a base di ingredienti energizzanti come taurina, caffeina e vitamine del gruppo B, che contribuiscono al normale metabolismo energetico e alla riduzione della stanchezza fisica, disponibile nel formato in lattina.

I prodotti “funzionali” stanno facendo breccia nel mercato acquisendo anno dopo anno una rilevanza sempre più significativa. San Benedetto è stabilmente presente su questo fonte con la Linea Aquavitamin, un bevanda a base di Vitamine in acqua minerale, in grado di apportare vitalità e benefici al nostro organismo, per ritrovare la carica con il gusto fresco della frutta. Lo stesso vale per Skincare, l’integratore alimentare con Collagene, Zinco e Acido ialuronico unite alla purezza dell’acqua minerale.

Anche il trend della mixology casalinga ha appassionato molti consumatori che si dedicano alla preparazione dei loro cocktail preferiti. In questa direzione va la linea di Aperitivi San Benedetto 0.10 L ow sulla quale sono state realizzate una serie di ricette facili e veloci per dei cocktail fatti in casa, veicolate tramite i nostri canali social.

 

 

  1. Anno 2022 come si è chiuso? il mercato delle vendite del portafoglio prodotti che hanno coinvolto la tua azienda ha dato risposte positive?

Il 2022 è stato un anno complicato, frenato inizialmente dalle tensioni commerciali dei rinnovi contrattuali con alcune centrali, alle quali probabilmente non siamo riusciti a trasferire l’urgenza e la necessità delle ns richieste, derivanti da una situazione macro economica eccezionale. La costanza e la coerenza della nostra direzione strategica, incentrata sul valore e sulla valorizzazione di tutto il nostro portafoglio, ci hai poi riportato in pista facendoci chiudere un anno positivo a volume +3% e a fatturato +16% nel retail. Meno soddisfacente purtroppo come redditività, per esser riusciti a trasferire meno della metà dell’incremento dei costi sostenuto. Il 2022 è stato caratterizzato anche dalla mancanza improvvisa e temporanea di alcune materie prime (Es. CO2, vetro etc); in questo contesto posso affermare che la risposta della nostra supply chain è stata rapida e veloce nel trovare forniture alternative, senza rinunciare alla qualità che caratterizza la nostra filiera.

Il fatto che abbiamo ad esempio registrato in stagione tassi di incremento straordinari sull’acqua frizzante testimonia che abbiamo “risposto presente” a delle significative mancanze di disponibilità di mercato. Un problema nazionale che ci ha visti coinvolti è stata invece la carenza di mezzi trasporto ed autisti a livello nazionale. Su questo aspetto abbiamo e stiamo lavorando costantemente sia per migliorare la nostra risposta a questa situazione endemica che per ottimizzare ed efficentare anche il flusso di informazioni cercando di creare il minor disagio possibile per il cliente. Insomma per quanto complicato il 2022 ci ha insegnato parecchio e ci ha fornito spunti interessanti per acquisire maggior consapevolezza dei nostri punti di forza ed analizzare con spirito critico le aree di miglioramento.

Focalizzandoci sulla situazione attuale, stiamo registrando una stagione estiva meno forte dello scorso anno e crediamo che in buona misura questo sia dovuto alla componente climatica, (2022 con temperature alte e costanti in tutta Italia da Maggio a Settembre con relativi problemi di siccità), alla flessione delle presenze turistiche in aree di punta ed in parte anche ad una spesa piu attenta del consumatore.

 


  1. Come si confrontano i consumi dei vostri prodotti con le nuove generazioni (Generation Z – Millennials) e quali ritorni di mercato avete da queste generazioni?

Un fattore che sicuramente caratterizza le generazioni più giovani, Gen Z e Millennials, è il cosiddetto share, la possibilità di avere accesso alle informazioni, condividere e confrontarsi in rete, tramite i social media che svolgono un ruolo fondamentale nel veicolare e delineare le preferenze.
San Benedetto ha un background tecnologico importante che ci aiuta nello sviluppo e nel raggiungimento di nuovi mercati e nuovi target, per andare incontro alle esigenze anche dei consumatori più giovani. Allineare la propria offerta alle esigenze del mercato è fondamentale: gli stili di vita cambiano di continuo, la cura di sé stessi diventa sempre più centrale, l’attenzione a ciò che si acquista e l’informazione hanno un ruolo sempre più rilevante.

Per questo abbiamo introdotto sul mercato prodotti innovativi in grado di accontentare i consumatori alla ricerca di referenze che, oltre a dissetare e dare soddisfazione al palato per la loro qualità, apportano benefici all’organismo e sono chiaramente veicolati tramite tutti i canali di comunicazione disponibili. Ad esempio, Aquavitamin la linea di bevande analcoliche vitaminiche in acqua minerale naturale o Skincare, l’integratore alimentare con Collagene, Zinco e Acido ialuronico unite alla purezza dell’acqua minerale. Un uleriore esempio significativo è l’introduzione nel nostro portfolio di prodotti di energy drink, due proposte fortemente innovative: Fruit&Power e San Benedetto Super Boost, prodotti dalle caratteristiche uniche e innovative in grado di esprimere un nuovo concetto di energia.

Le nuove generazioni hanno dei modelli di comportamento e fruizione dei contenuti media molto differenti vs. le generazioni precedenti. Questa evoluzione sempre più impattante ci ha anche suggerito di orientare una parte degli investimenti media in contenuti “web & Social” e sviluppando maggiore interazione.

 


  1. Prevedete un cambiamento importante a causa dell’impatto ambientale (plastica trasporto) per 2023? Quanto potrebbe influire la tassa dal Conai? Quali le ragioni per cui tecnicamente potremmo spiegare ai nostri “stakeholders” questi eventi?

    San Benedetto da sempre presta attenzione all’ambiente con una serie di attività a supporto.

    Primo fra tutti l’introduzione del Tappo tethered. Già dal 2021 infatti è in corso l’innovazione applicata ai prodotti in PET con i tappi Twist&Drink e Click che ha permesso di anticipare la direttiva europea 2019/904 che richiede l’obbligo del tappo attaccato alla bottiglia a partire dal 2024. I nuovi tappi si dimostrano pratici e utili per il consumatore e con un importante risvolto green poiché sono legati alle bottiglie così da non disperderli nell’ambiente agevolandone il riciclo.

    San Benedetto è impegnata anche nel contenere i costi logistici e l’impatto delle materie prime. Proprio per questo ha lavorato su altri due fronti: ridurre il peso delle bottiglie utilizzando minori quantità di PET e avvicinare la produzione alla distribuzione e quindi al consumatore. In tal senso abbiamo dato vita al Progetto Network attraverso la diversificazione della nostra produzione in 6 siti strategici in tutta Italia riducendo l’incidenza dei trasporti che vuol dire anche ridurre le emissioni legate alla logistica. Siamo il primo grande gruppo in Italia a poter offrire tale tipo di organizzazione produttiva e logistica.

    L’orientamento verso un continuo potenziamento del network ha portato quest’anno a investire in una nuova linea C/o il plant di Alpe Guizza.

 

  1. Quanto hanno inciso sulle vostre vendite i recentissimi eventi (pandemia – conflitto Ucraino Russo e conseguenti costi energetici – incremento dei consumi extra al vecchio continente)?

Essendo una total beverage company, che opera in tutti i canali di vendita e praticamente in tutte le categorie del beverage analcolico, ogni evento di questa portata ha conseguenze impattanti sul nostro venduto, non solo banalmente in termini di volume/valore ma anche di Mix canali, categorie, aree. La crisi pandemica ha generato un travaso di consumi dall’ on all’off premise importante, il conflitto in Ucraina ha generato extra costi di materie prime, energia e trasporti che, come dicevo, solo in parte siamo riusciti a recuperare con l’incremento dei ricavi. Siamo riusciti a rimanere al di sopra della linea di galleggiamento, rendendo e mantenendo il ns business sostenibile economicamente.

Dopo ogni evento eccezionale come quelli descritti, si assiste poi ad una situazione di assestamento che può essere più o meno traumatica e per non farci cogliere impreparati abbiamo mantenuto una linea strategica basata su fondamentali semplici e chiari: trasparenza con i clienti, attacco delle aree di inefficienza, perseguimento del valore sia attraverso il base business, riposizionando alcune linee di prodotto, che attraverso l’innovazione. Il raggiungimento della prima posizione tra le aziende del beverage analcolico nel reputation ranking Italy 2023, La conferma per il 7’ anno di fila della leadership di mercato a volume (Global data 2022) e la conquista del più alto indice di penetrazione in famiglia per San Benedetto (65.8% per 17 mio di famiglie) danno solidità e continuità alle relazioni con i nostri partner ed i nostri consumatori.

 

  1. In quale aree si possono sviluppare attività sinergiche tra le aziende della categoria Acque Bibite The e la GDO? Le campagne pubblicitarie in un mercato dove dare valore aggiunto NON è la cosa più semplice, quanto spazio vi concede? Quanto vengono davvero recepite le caratteristiche che spesso si cerca di trasferire in questi spot media televisivi?

Siamo tre le aziende big spender in comunicazione e negli anni abbiamo declinato i nostri investimenti anche sulle novità e le categorie ad alto valore aggiunto.

Anche per il 2023 infatti, a partire dal 21 Maggio, è in onda la campagna di comunicazione “My Secret”, con la testimonial Elisabetta Canalis, con una pianificazione impattante e articolata che coinvolge tutti i mezzi di comunicazione, dalla TV alla stampa off-line e al Web. Un profondo fil rouge tra la testimonial e l’azienda capace di trasferire energicamente al consumatore le specificità e i benefici funzionali della nostra offerta di prodotti.

Gran parte delle risorse vengono messe a sostegno dei nuovi lanci, quest’anno ad esempio è stato dato ampio risalto al nuovo prodotto Fruit&Power o in precedenza a SkinCare. Sono tutti prodotti e progetti ad alto valore aggiunto dove una collaborazione tra IDM e Grande distribuzione può portare vantaggi a tutta la filiera.

La collaborazione potrebbe portare a dare più velocità al processo di introduzione sul mercato di nuove referenze e soprattutto conferire maggiore visibilità.

San benedetto è inoltre impgegnata a sostenere l’intera offerta.

La Linea Ecogreen accompagnata dall’Ambassador Vittorio Brumotti, è on air dal 25 Giugno con la nuova campagna di comunicazione dal claim “CO2 Impatto Zero” a strizzare ancora una volta l’occhio al mondo green.

Per la prima volta nella sua storia, farà il suo ingresso in comunicazione anche il brand Guizza: sinonimo di qualità, sicurezza e convenienza, on air dal 25 Giugno con l’obiettivo di rafforzare la brand personality e aumentarne la memorabilità.

Inoltre, non mancherà il supporto alla linea Baby, con spot che si avvarranno di tutta la simpatia dei Minions.

La valorizzazione delle acque regionali è altresì un aspetto significativo, ecco perché saremo in comunicazione con Cutolo Rionero Fonte Atella, un’acqua effervescente naturale sempre più amata in Area 4, e con Acqua di Nepi, che presenta una grandissima novità! La nostra effervescente naturale incontra l’allegria dello chef Alessandro Borghese con la nuova campagna di comunicazione “Il Piacere che fa bene”. Oltre alla presenza in TV e sulle piattaforme digital, Acqua di Nepi sarà protagonista degli amati show televisivi “Celebrity Chef” e “Kitchen Sound” condotti proprio da Borghese.

 


  1. Il tema cambiamento climatico, la siccità e questo essere sempre più simile a stagioni di stampo tropicale, con improvvisi piovaschi e bombe d’acqua quanto possono influire sul cambiamento dei consumi dei prodotti che coinvolgono la tua azienda? I distributori di acqua “microfiltrata” quanto potrebbero cambiare la vostra azienda e in quali tempi?

Negli ultimi mesi, a causa della siccità̀ che sta colpendo il nostro Paese e diverse zone dell’Europa, sono state avanzate preoccupazioni per la disponibilità̀ delle acque minerali. In realtà̀ tali preoccupazioni sono del tutto ingiustificate:

Va sfatato il falso mito legato alla non sostenibilità̀ del prelievo dell’acqua minerale: l’Italia, infatti, è un Paese ricco di acqua. Il ciclo idrogeologico in Italia fornisce, in un anno, acque dolci per circa 50 miliardi di metri cubi. Le acque superficiali ne rappresentano il 71% con circa 47 miliardi di metri cubi disponibili, mentre le acque sotterranee corrispondono a circa 17 miliardi di metri cubi. Di queste ultime, le acque minerali rappresentano lo 0,0001% con un quantitativo annuo di circa 1,5 milioni di metri cubi di acqua imbottigliata. Non esiste, quindi, nessun pericolo di esaurire una risorsa naturale preziosa, seppur in un mondo che avrà sempre più bisogno di acqua. Inoltre, i bacini delle acque minerali sono, per propria conformazione, “chiusi”, quindi il prelievo di acqua minerale non distoglie risorse agli altri usi.

L’Acqua Minerale è un prodotto unico, la massima espressione di naturalità e purezza. Ogni Acqua Minerale, per definizione, è unica con caratteristiche chimico fisiche specifiche, irrepetibili e costanti nel tempo. Spesso è un prodotto che viene erroneamente banalizzato e confuso. La normativa in materia è molto rigorosa e le aziende del settore investono molto in ricerca, sviluppo e qualità, per garantire che il prodotto arrivi sulla tavola dei consumatori esattamente come imbottigliato in origine alla fonte. Credo che sul tema acqua microfiltrata sia necessaria più trasparenza ed informazione, proprio a vantaggio del consumatore in modo che possa conoscere e scegliere, in ogni touch point di acquisto o consumo.

̀