Risponde Massimo Rossi, Direttore Vendite Italia Pietro Coricelli SpA

 

  • Il mercato macro economico della categoria come si sta delineando e quale strada sta prendendo nel breve e corto periodo 2024? 

Il mercato dell’olio extravergine prosegue la tendenza negativa degli ultimi anni; solo nel 2023 ha avuto una contrazione del 9,5% a volume. È inoltre caratterizzato da inflazione che ha portato ad un aumento generalizzato e progressivo dei prezzi a scaffale, una conseguenza della disponibilità limitata delle materie prime. All’interno del mercato EVO, esistono però segmenti con performance nettamente migliori, come quella dell’EVO 100% Italiano, che nell’ultimo anno è cresciuto del 3,6%. *

  • Anno 2023 come si è chiuso? il mercato delle vendite dei prodotti che hanno coinvolto la tua azienda ha dato risposte positive?

In Pietro Coricelli chiudiamo il 2023 con una crescita del 10,3% a volume vs Y-1. Inoltre, ci attestiamo al 1º posto come azienda olearia sul mercato EVO, con una quota del 10,1%, e come industria con maggior indice di crescita fra i principali competitor. Parliamo, infatti, di un mercato in contrazione che è caratterizzato da una spinta importante solo sul segmento 100% italiano (unico in crescita sia in valore che in volume). Anche nel segmento 100% italiano siamo il 1º operatore con una quota di mercato di 9,4% e leader assoluti di sell out con i nostri prodotti Casa Coricelli 100% Italiano con tracciabilità certificata e Riserva Francesco Cirio. *

  • Come si confrontano i consumi dei vostri prodotti con le nuove generazioni (Generation Z – Millennials) e quali ritorni di mercato avete da queste generazioni?

    Siamo sempre attenti alle necessità di tutti i nostri consumatori e per andare incontro alle necessità di trasparenza e sostenibilità espresse soprattutto dai più giovani, abbiamo intrapreso percorsi come il Progetto Filiera Olearia Sostenibile, che si articola su 3 assi principali: Trasparenza dell’origine, qualità certificata con tecnologia Blockchain e Sostenibilità per la Filiera, con la garanzia di condizioni giuste per gli agricoltori. Siamo inoltre attivi su vari social network con presidio di marca e non, con una linea editoriale che, attraverso un linguaggio adattato alle nuove generazioni, spazia dall’educational all’entertainment.

     

    • Prevedete un rialzo della materia prima per 2024? Quali le ragioni per cui tecnicamente potremmo spiegare ai nostri “stakeholders” questi eventi

    Tutto il settore deve fare i conti con le difficoltà significative che molti fornitori di materie prime stanno affrontando a causa della situazione attuale. Un panorama segnato da catene di approvvigionamento interrotte e scarsità di materie prime si riflette inevitabilmente in un successivo aumento dei prezzi e corsa all’accaparramento per i prodotti di maggior qualità.

     

    • Quanto hanno inciso sulle vostre vendite i recentissimi eventi (pandemia – conflitto Ucraino Russo e conseguenti costi energetici – incremento dei consumi extra al vecchio continente)?

    Gli aumenti dei costi delle materie prime, dell’energia, della logistica e dei materiali di confezionamento hanno avuto e stanno avendo un impatto significativo e notevole su tutte le aziende, non solo in Italia ma anche in altri Paesi. Questi aumenti dei costi sono stati causati da una combinazione di fattori, tra cui l’instabilità geopolitica e la scarsità di materia prima dovuta alle 2 ultime pessime campagne. Come tutte le aziende stiamo cercando di adattarci a questa nuova realtà economica, per fare ciò che è necessario: rivedere le strategie di gestione dei costi, le rinegoziazioni contrattuali e ricercare nuove fonti di approvvigionamento.

     

    • “Sofisticazione” del prodotto:  da tempo si parla di Olio di Semi allungato con una piccolissima percentuale di EV che rende l’olio di semi del colore dell’extravergine. Come affrontate voi produttori, che da sempre costituite l’ossatura forte della categoria, questo tema? Come lo combattete? Quali sono gli organismi che tutelano la categoria, il consumatore e soprattutto la serietà dei produttori e confenzionatori?

    In primis, escludiamo che qualsiasi operatore dell’industria di marca possa ricorrere a scorciatoie di questo tipo per cercare di frodare il consumatore. Ci piace pensare che tutto ciò che si trova sugli scaffali dei canali ufficiali, come la GDO, sia legale, riconoscibile e tracciato.

    In più, la nostra azienda fornisce strumenti al consumatore disponibili nel momento di scelta a scaffale, come la blockchain, che facilita l’accesso immediato al percorso di qualità dell’olio e più precisamente ai controlli analitici e organolettici effettuati prima di essere messo in bottiglia, garantendo così un maggior grado di trasparenza sul prodotto che il consumatore decide di acquistare.

    Inoltre, da tempo, collaboriamo con l’ICQRF contro la contraffazione dei prodotti di marca, appunto per evitare abusi di questo tipo e tutelare la categoria, i produttori ed i consumatori.

     

    • In quali aree si possono sviluppare attività sinergiche tra le aziende della categoria e la GDO?

    È necessario lavorare in sinergia con la GDO con l’obiettivo comune di investire sulla cultura di prodotto per avere uno scaffale che possa raccontare i prodotti. Noi stiamo investendo molto in questa direzione per dare ai consumatori tutte le informazioni utili per un acquisto consapevole direttamente a scaffale, tramite Qr Code apposto sulle etichette dei nostri oli tracciati e certificati a garanzia di massima trasparenza e qualità. Siamo convinti che questa sia l’unica strada possibile per migliorare le performance di vendita e uscire dall’esclusiva dinamica di prezzo come fattore determinante nella scelta di un prodotto a scaffale.

     

     

    *Dati Nielsen IQ – Chiusura 2023 – IT FOOD