COSIMO LASERRA Sales Director Italy dell’azienda Mars

Il mercato italiano del pet food e del pet care ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, riflettendo l’aumento dell’attenzione e della cura dedicata agli animali da compagnia. Nel 2024 i prodotti per l’alimentazione di cani e gatti – che rappresenta il segmento principale del mercato del pet food e pet care – hanno sviluppato in Italia un giro d’affari nel canale Grocery + specializzato che ha superato i 3,1 miliardi di euro, con un aumento a valore del 3,7% rispetto al 2023. Inserendo il trend a valore nel più ampio contesto dei consumi in Italia, si nota come il settore degli alimenti per cani e gatti anche quest’anno abbia performato meglio del Largo Consumo Confezionato cresciuto del 2,1%. L’andamento del mercato degli alimenti per cane e gatto registrato quest’anno si inserisce in un trend di medio periodo fortemente positivo che segna un tasso medio di crescita (CAGR) dal 2021 al 2024 a valore pari al +9,8%, che ha portato il mercato dai 2,4 miliardi di euro del 2021 ai 3,1 del 2024. I prodotti per gatto rappresentano il 56,3% del valore complessivo, e mostrano una dinamica in crescita (+5% rispetto al 2023), trainata dall’umido (+5,3%). Anche i prodotti per cane segnano un +2,1% di aumento, con una crescita maggiore nel secco (+2,3%). (fonte Assalco.it)

Questi dati evidenziano un mercato in espansione, trainato da una crescente sensibilità verso il benessere degli animali domestici e da una maggiore propensione dei consumatori a investire in prodotti di qualità per i propri pet.

 

  • 1. Qual è la vostra valutazione sull’andamento attuale del mercato del pet food e pet care? Considerando le recenti sfide economiche e l’incremento dei costi di produzione, quali strategie state adottando per mantenere la competitività e soddisfare le esigenze dei consumatori?

Il petfood è una categoria in costante crescita a livello globale e quindi di conseguenza in Europa ed in Italia. Il mercato è caratterizzato dal livello di affezione dei petparent per i propri animali che è poco influenzato dai cicli economici. In passato anche di fronte ad importanti fasi di incertezza o di crisi economica (es 2008; 2020), il petfood ha dimostrato resilienza nel totale (+6,5% Petcare vs +1,6% FMCG), sui singoli segmenti (Cane e Gatto, Secco ed Umido) ed in tutti i canali di vendita.
Nel Canale Moderno il petfood oramai rappresenta una porzione di business importante, ben superiore ad altre categorie storiche e mature (biscotti, pasta, caffè).
In particolare in Italia le prospettiva di sviluppo sono ancora particolarmente solide, perchè registriamo coperture caloriche (la % di fabbisogno calorico coperto da cibo confezionato) nettamente sotto la media Europea (58% sul cane vs media EU >90% ; 78% su gatto vs media EU >90%). Se ci avvicinassimo alle soglie dei mercati più grandi (UK, Germania, Francia), in Italia ci potrebbe essere un’opportunità di oltre 1 Miliardo di €.
Per poter ambire a questo risultato la ricetta non può essere quella adottata da altre categorie (es. proliferazione di private label di difficile gestione), ma deve essere ricercata attraverso la multicanalità e la ricerca di nuove partizioni di consumo (Monoporzione, Care&Treats).

 

  • 2. In quale misura sono cambiati i consumi dopo la nascita dei drug e negozi specializzati in pet (sempre più specializzati)?

Il Canale Specializzato italiano rappresenta un’eccellenza di cui essere fieri.
Oggi è il principale canale di vendita della categoria in Italia (40% del totale Pet) ed è il più Grande a livello fisico in Europa (1,6 Miliardi di €).
Rappresenta la prossimità, la ricerca di innovazione e la copertura di premiumness e specifiche secessità per il Pet. Grazie ai negozi specialistici, ed alla preparazione degli addetti alla vendita, gli shopper hanno avuto modo di conoscere meglio le esigenze dei loro amici a quattro zampe ed hanno permesso loro di avere una vita più lunga e più sana.

I drugstore rappresentano le superstar della crescita sul mondo Petfood (1’ canale fisico per crescita % con un +18% vs LY). Negli ultimi anni la gran parte dei clienti operanti in questo canale hanno sviluppato una forte attenzione verso la categoria, riconoscendole una serie di valenze importanti, in primis la capacità di fidelizzare shopper (mediamente con un basket più pesante) con una frequenza d’acquisto sensibilimente superiore a Home Care ed al Personal Care.

 

  • 3. Quanto le nuove generazioni, (Millennials e la Gen Z), che mostrano una crescente attenzione verso la sostenibilità e il benessere animale, si stanno avvicinando al mondo del petfood? In che modo la vostra azienda sta rispondendo a queste sensibilità, sia in termini di prodotto che di comunicazione?

Millennials e Gen Z stanno ridefinendo il mercato del petfood, portando con sé aspettative molto più elevate rispetto alla sostenibilità, alla trasparenza e al benessere animale. Questi consumatori non si limitano a cercare prodotti di qualità per i propri pet, ma desiderano anche che i brand riflettano i loro valori, adottino pratiche responsabili e abbiano un impatto positivo sull’ambiente e sulla società.

Come Mars, abbiamo da tempo riconosciuto questa evoluzione: già nel 2017 abbiamo lanciato il Sustainable in a Generation Plan, che guida il nostro impegno a favore di un pianeta più sano, persone e pet che prosperano e una società più inclusiva. Non si tratta solo di fissare obiettivi di lungo termine, ma di rendere la sostenibilità parte integrante delle decisioni di business e di misurare i progressi in maniera concreta: entro il 2024 abbiamo ridotto del 16,4% le nostre emissioni di gas serra, pur continuando a crescere in termini di ricavi.

Sul fronte del petcare, questo si traduce in azioni concrete lungo tutta la catena del valore: dall’uso di energia rinnovabile (oggi al 58%, con l’obiettivo del 100%) e packaging riciclabile o compostabile (già al 64%), fino a programmi specifici come Moo’ving Dairy Forward, che mira a ridurre l’impatto ambientale delle nostre filiere lattiero-casearie, fondamentali anche per il petfood.

Accanto alle innovazioni di prodotto e processo, le nuove generazioni chiedono anche storie autentiche e un impegno tangibile. In questo senso, brand come Sheba rappresentano un esempio virtuoso: con il documentario Reef Builders, disponibile su Prime Video, Sheba racconta il programma Sheba HOPE GROWS™, uno dei più grandi progetti di ripristino delle barriere coralline al mondo. Attraverso immagini spettacolari e testimonianze locali, la pellicola mostra come un brand possa avere un ruolo attivo e positivo nelle comujità, ispirando e sensibilizzando sull’importanza di proteggere ecosistemi vitali per la biodiversità e per il futuro del pianeta.

 

  • 4. Sono previsti aumenti nel corso del 2025? Quali le ragioni per cui tecnicamente potremmo spiegare ai nostri “stakeholders” questi eventi e come affrontarli insieme produttori e distributori? Il tema “materie prime” e materiali di confezionamento impatteranno ancora generando una variazione di prezzo di vendita?

Il contesto è estremamente volatile e non abbiamo ancora indicazioni chiare sul 2026.
Di certo dopo una sostanziale rallentamento delle spinte inflazionistiche nel 2025, alla luce delle conflittualità geopolitiche, è ragionevole attendersi qualche tensione supplementare nel 2026.
In Mars cercheremo di assorbire la gran parte di questi costi incrementali, scalando tutte le opzioni lungo la filiera, ma dubito potranno essere ad impatto neutrale.

 

  • 5. Quali sono le innovazioni di prodotto più significative nella categoria e quanto il Pet-care sta coinvolgendo i consumatori portandoli ad investire sempre più verso i ns. “piccoli amici”? C’è un’evoluzione nelle richieste dai consumatori, e come si stanno adattando le aziende alle nuove tendenze di mercato?

Le due tendenze più interessanti da sottolineare sono:
– La tendenza gastronomica di alcune ricette sia sul Monoporzione che Secco. Tre esempi: Sheba Filets (+46% a SellOut MAT); Cesar Fresh Bowl; Cesar Secco
– L’utilizzo di snack Cane e Gatto per aumentare il livello di Empatia. Esempio: Catisfactions Creamy Snack

 

  • 6. In quali aree si possono sviluppare attività sinergiche tra le aziende della categoria e la GDO?

La categoria è una delle più complesse in assoluto e solo attraverso una fattiva collaborazione, basata su data sharing, tra distributori e fornitori si può pensare di raggiungere il massimo potenziale.
Ancora oggi ci sono margini d’opportunità nella gestione degli spazi, nella scelta degli assortimenti, nella costruzione di planogrammi che semplifichino la navigazione e nella definizione di spazi promozionali congrui per creare prova prodotto su alcune partizioni e di scorta su altre ancora (7/10 shopper scelgono l’insegna presso cui effettuare la spesa, in base all’offerta di petcare).