Risponde la Dott.ssa Mariangela Bellè Responsabile Risorse Umane della Citres S.p.A.

Le verdure conservate, come sottoli e sottaceti, continuano a rappresentare un segmento strategico all’interno del mercato alimentare italiano, grazie alla loro versatilità, lunga conservazione e alla crescente attenzione dei consumatori verso prodotti pratici e di qualità. Negli ultimi anni, il settore ha visto un’evoluzione nelle preferenze dei consumatori, con una maggiore richiesta di referenze con ricettazioni innovative, ingredienti più naturali e packaging sostenibili. Tuttavia, il comparto sta affrontando sfide legate ai costi di produzione, all’impatto dei cambiamenti climatici sulla filiera agricola e alle dinamiche dei consumi delle nuove generazioni.

Il settore delle verdure conservate, comprendente prodotti come sottoli e sottaceti, ha registrato nel 2023 vendite al dettaglio di 84.800 tonnellate, generando un valore di oltre 687 milioni di euro. Tra questi, le olive si confermano il prodotto più venduto, seguite da sottoli come carciofini, funghi champignon e pomodori, e sottaceti come capperi, cetriolini e cipolline. (foodweb.it mag 2024)

 

  • Come si sta delineando il mercato macro economico della categoria e quale strada sta prendendo nel breve periodo 2025 considerato i recentissimi eventi climatici che sembrano sconvolgere tutto il mondo dell’agricoltura in generale ma ancor più specificamente i prodotti che dalla terra devono necessariamente crescere in perfetto equilibrio Sole/Acqua?

Il mercato agricolo sta affrontando sfide crescenti a causa dei cambiamenti climatici estremi, che stanno alterando l’equilibrio tra sole e acqua necessario per la crescita delle colture. Questo rende sempre più difficile reperire materie prime, soprattutto verdure, con impatti diretti su disponibilità e costi. Inoltre, le normative europee più stringenti sull’uso di fitosanitari complicano ulteriormente la situazione. Nel breve periodo (2025), il mercato potrebbe registrare un aumento dei costi e una necessità di adattarsi con soluzioni innovative e tecnologie per garantire la sostenibilità e la qualità delle coltivazioni.

 

  • Il 2024 come si è chiuso? Il mercato delle vendite dei prodotti che hanno coinvolto la tua azienda ha dato risposte positive considerando i pesantissimi rincari legati a tutto il mondo della produzione: energia, costo del lavoro e imballi?

Il 2024 si é chiuso positivamente per Citres, con una crescita soprattutto grazie ai mercati esteri e al settore horeca. Nonostante i pesanti rincari legati alla produzione, come l’aumento dei costi dell’energia, del lavoro e degli imballaggi, per i clienti della GDO gli aumenti sono stati contenuti. Questo ci ha permesso di chiudere l’anno con un incremento del giro d’affari, nonostante le difficoltà legate all’aumento di diverse voci di spesa.

 

  • Le nuove generazioni (Generation Z e Millennials) stanno ridefinendo le abitudini di consumo, attenti al tema della sostenibilità: qual’è il loro rapporto con le verdure conservate? Esiste un maggiore interesse per prodotti più naturali, biologici o con ricette innovative?

Le nuove generazioni, tra cui la Gen Z e i Millennials, stanno profondamente cambiando le abitudini di consumo, con un’ attenzione crescente alla sostenibilità. Il loro rapporto con le conserve vegetali è influenzato da una crescente consapevolezza dei temi ambientali ed un maggiore interesse per prodotti naturali, biologici e innovativi. Questo si riflette chiaramente anche nel mercato. Infatti, sebbene i consumatori più anziani, nella fascia 55-70 anni, rappresentino il 82% del consumo, i giovani adulti (25-34 anni) arrivano al 65% e i ragazzi tra 18 e 24 anni al 55%.

In generale, Millennials e Gen Z attribuiscono grande importanza ai valori legati al consumo responsabile, e il loro gesto di acquisto è carico di significati legati a scelte etiche. L’80% di loro, infatti, afferma di dare molta importanza alla trasparenza, cercando di conoscere non solo il prodotto, ma anche le pratiche aziendali e l’etica di chi lo produce. Le loro scelte di acquisto si orientano soprattutto verso prodotti con un impatto ambientale ridotto, segno di un crescente impegno a favore della sostenibilità.
L’alimentazione plant-based è molto diffusa tra i giovani tra i 18 e i 24 anni, con un dato significativo, infatti l’ 8,3% di questi segue una dieta completamente vegetale. Per questo noi di Citres abbiamo scelto di certificarsi con il marchio VeganOK, il più diffuso in Italia e in Europa per i prodotti vegani, per garantire l’ assenza di ingredienti di origine animale nei nostri prodotti. Questa scelta si allinea con l’ idea che la produzione di alimenti vegani richieda meno risorse naturali e generi minori emissioni di gas serra rispetto alla produzione di carne e latticini, contribuendo così alla protezione dell’ambiente.

 

  • Sono previsti aumenti nel corso del 2025? Quali le ragioni per cui tecnicamente potremmo spiegare ai nostri “stakeholders” questi eventi e come affrontarli insieme produttori e distributori?

Per il 2025, sono previsti solo alcuni aumenti nel listino, limitati a quelle referenze i cui i prezzi del 2024 non consentirebbero una produzione sostenibile, portando a perdite. Le ragioni di questi aumenti sono legate alla necessità di garantire che l’intero processo produttivo rimanga economicamente equilibrato. Crediamo che il rapporto tra industria e GDO debba basarsi su un principio fondamentale: offrire al consumatore un prodotto di qualità, sano e che permetta a tutti gli attori della filiera di essere adeguatamente remunerati. Affrontare insieme questi aumenti, con trasparenza e collaborazione, è la strada migliore per garantire la sostenibilità dell’intero sistema.

 

  • Quali sono le innovazioni di prodotto più significative nella categoria? C’è un’evoluzione nelle ricette più richieste dai consumatori, e come si stanno adattando le aziende alle nuove tendenze di mercato?

Citres risponde alle esigenze di un consumatore sempre più consapevole attraverso un impegno costante nell’innovazione e nella ricerca. Un esempio significativo di questa evoluzione è la linea “Crea burger e polpettine vegetali”, che offre una gamma di preparati senza glutine e pastorizzati in vetro, pensata per la creazione di burger vegetariani personalizzati. Questi preparati, composti esclusivamente da verdure fresche, sono pronti per essere cucinati con la sola aggiunta di pangrattato e permettono la preparazione di vari piatti, dai tradizionali burger vegetali alle polpette ripiene.

Una delle innovazioni più rilevanti riguarda il confezionamento: la pastorizzazione sotto vetro nel caratteristico vasetto ottagonale di Citres consente una shelf-life di due anni senza bisogno di refrigerazione, garantendo al contempo freschezza, proprietà e sapore del prodotto.

La linea propone tre varianti di gusto (pomodoro e peperoni, spinaci e barbabietola rossa) offrendo così una diversificazione che risponde alle preferenze dei consumatori.

 

  • In quali aree si possono sviluppare attività sinergiche tra le aziende della categoria e la GDO?

Le attività sinergiche tra le aziende della categoria e la GDO possono svilupparsi in diverse aree, con focus sia sull’innovazione dei prodotti che sul packaging, elementi che oggi sono sempre più determinanti per rispondere alle esigenze dei consumatori moderni.