Risponde Elisabetta Mantini, Direttore Vendite Olearia Desantis SpA

 

  • Il mercato macro economico della categoria come si sta delineando e quale strada sta prendendo nel breve e corto periodo 2024? Prevedete un rialzo della materia prima per il 2024?

Il consumo della categoria olio, pur avendo subito un lieve flessione tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 a causa del forte aumento della materia prima, resta sempre e comunque alto. La scarsa produzione nel bacino mediterraneo nelle campagne 2022/2023 e 2023/2024 ha determinato un forte aumento dei prezzi.

L’incognita principale è capire quanto l’aumento dei prezzi inciderà sulle scelte del consumatore medio.

  • Anno 2023 come si è chiuso? il mercato delle vendite dei prodotti che hanno coinvolto la tua azienda ha dato risposte positive?

L’anno 2023 si è chiuso con una leggera flessione delle vendite di olio extravergine (tra il 9% e l’11%), mentre il fatturato sviluppato dalla categoria è aumentato del 27% circa. La riduzione dei consumi è stata costante in tutto il 2023 con picchi maggiori nei mesi di febbraio/marzo e ottobre/novembre, dando un segnale di ripresa a dicembre.

Noi ci auspichiamo che nel 2024 la domanda di olio evo resti sostanzialmente stabile, e che non ncontinui quel trend negativo che sta vivendo il settore della GDO dal post pandemia in poi.

  • Come si confrontano i consumi dei vostri prodotti con le nuove generazioni (Generation Z – Millennials) e quali ritorni di mercato avete da queste generazioni?

    La Generation Z e i Millennials prestano una grande attenzione nei confronti di uno stile di vita healthy. Entrambe le generazioni preferiscono consumare cibi semplici, di qualità, sono attenti al made in italy e al tema delle sostenibilità alimentare e prestano molta attenzione alla comunicazione social delle aziende.

    La nostra ultima campagna pubblicitaria ha puntato su temi molto cari a queste generazioni, e npossiamo sicuramente affermare che la penetrazione dei prodotti sopra indicati è sensibilmente aumentata nelle categorie di riferimento.

     

    • Prevedete un rialzo della materia prima per 2024? Quali le ragioni per cui tecnicamente potremmo spiegare ai nostri “stakeholders” questi eventi?

    La situazione attuale è davvero particolare, perché non era mai accaduto che tanti eventi negativi si verificassero quasi simultaneamente (siccità, cambiamenti climatici, guerre, crisi politiche, inflazione, aumento dei costi energetici, aumento delle materie prime, ecc.) tali da causare forti tensioni su tutti i mercati di riferimento.

    Allo stato attuale fare delle previsioni è azzardato, ma sicuramente un momento importante sarà a maggio/giugno, quando ci sarà la fioritura nell’intero bacino mediterraneo.

     

    • Quanto hanno inciso sulle vostre vendite i recentissimi eventi (pandemia – conflitto Ucraino Russo e conseguenti costi energetici – incremento dei consumi extra al vecchio continente)?

    Possiamo fare delle considerazioni differenti tra i vari scenari.
    L’aumento dei costi delle materie prime ha inciso trasversalmente in tutti i comparti produttivi, ma in generale ha abbracciato tutti i settori.

    Nel periodo pandemico il consumo dell’olio extra vergine, pur avendo registrato una crescita delle vendite nel canale della distribuzione organizzata, ha risentito pesantemente nel mondo horeca/ristorazione. Il conflitto ucraino ha inciso prevalentemente nel mercato degli oli di semi e dei cereali in genere, oltre che sui costi energetici.

       

      • “Sofisticazione” del prodotto: da tempo si parla di Olio di Semi allungato con una piccolissima percentuale di EV che rende l’olio di semi del colore dell’extravergine. Come affrontate voi produttori, che da sempre costituite l’ossatura forte della categoria, questo tema? Come lo combattete? Quali sono gli organismi che tutelano la categoria, il consumatore e soprattutto la serietà dei produttori e confenzionatori?

      La sofisticazione dell’olio evo è purtroppo un fenomeno che continua a esistere in tanti paesi produttori e che viene in Italia duramente combattuto dagli organi di controllo preposti, e in particolar modo dall’Ispettorato centrale per la qualità e da NAS (Carabinieri).
      Nutriamo stima e fiducia in tali organi che da sempre tutelano il prodotto, i consumatori e le aziende che operano nel rispetto di tutte le regole.

       

      • In quali aree si possono sviluppare attività sinergiche tra le aziende della categoria e la GDO?

      È scontato che ci sono sinergie che si possono sviluppare tra le aziende olearie e la GDO.
      Certamente le une non esisterebbero senza le altre. Riteniamo sia indispensabile e improrogabile aumentare la collaborazione e la sinergia tra i nostri settori per ridare valore all’intera categoria degli oli di oliva ed in particolar modo agli oli evo di qualità. Questo passaggio, inevitabilmente, deve coinvolgere tutti gli attori della filiera distributiva. La crescita di valore parte dal produttore e arriva al consumatore finale, e le aziende produttrici e quelle distributrici sono il veicolo di trasmissione.