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Risponde Nuccio Caffo, Amministratore Delegato di Gruppo Caffo 1915
L’Italia è il secondo operatore mondiale per il vino (+188%) e quinto per gli spirits (+300%).
È quanto emerge dal report Osservatorio Federvini, realizzato in collaborazione con Nomisma e Trade Lab. Un comparto che vale 21,5 miliardi di euro di fatturato che rappresenta il 21% dell’export del food & beverage italiano. Il report economico evidenzia che l’export di vino italiano negli ultimi 20 anni ha conosciuto una sensibile crescita, passando da una quota di mercato del 17% nel 2003 (con la Francia al 38%) al 22% nel 2023 con i transalpini che flettono al 33%.
Lo spumante – che rappresenta il 27% del vino italiano venduto nel mondo – registra un significativo +7% ed è in continua crescita. Buone notizie anche per Il mercato italiano degli spirits, che ammonta a 4,8 miliardi di euro e un fatturato di 1,7 miliardi di euro in termini di esportazioni, con una importante crescita dell’export del 35% e del 154% negli ultimi dieci anni.
Sul fronte dei consumi, secondo i dati forniti da TradeLab, la stragrande parte degli italiani vede il fuori casa come un’occasione di convivialità e socialità: l’80% sceglie di bere principalmente durante occasioni sociali.
- Concordate con i dati di mercato? Quali sono le vostre previsioni di chiusura dell’anno in corso? E rispetto al 2023?
Sì, confermiamo i trend di mercato e dai dati vediamo una lieve contrazione per la categoria degli amari, con una perdita di 321.000 famiglie rispetto al 2022, fonte Gfk. Nel canale moderno, anno terminante settembre 2024, il mercato degli amari a volumi è in decremento del 2,2%, tuttavia, Vecchio Amaro del Capo perde meno del mercato -1,80% consolidando la quota di mercato e la fedeltà alla marca. Prevediamo una chiusura dell’anno positiva e in linea con le nostre aspettative, con un leggero aumento rispetto al 2023, sostenuto soprattutto dalla capacità di rispondere alle nuove esigenze di mercato.
- Quanto incide il mercato dell’Export?
Il mercato dell’export ha un impatto cruciale e in continua espansione per Gruppo Caffo 1915. Negli ultimi 30 anni siamo passati da una forte presenza regionale a un’azienda con una significativa espansione, a livello nazionale e internazionale. Oggi l’export rappresenta una quota in crescita del nostro fatturato, testimoniando l’efficacia della nostra strategia di internazionalizzazione. Il nostro Gruppo è presente all’estero con quattro filiali in mercati strategici quali Stati Uniti, Olanda, Spagna e Germania. Quest’ultima è uno dei mercati più grandi e dinamici in Europa per il settore delle bevande alcoliche e in particolare quello degli amari. Se il mercato italiano di half bitter si attesta intorno ai 25 milioni di bottiglie, quello tedesco supera i 65 milioni e, per quanto appetibile, è altrettanto complesso e concorrenziale, caratterizzato da numerosi prodotti locali tedeschi e una presenza significativa di amari italiani. Con la nostra filiale di Monaco siamo in incremento: per quanto riguarda i numeri in Germania Vecchio Amaro del Capo registra una crescita importante del 25% in un segmento di mercato che, invece, sta subendo un calo del 3%. Questo è un risultato in contro tendenza che ci spinge a continuare verso la via dell’internazionalizzazione, facendo sì che l’export, oltre ad essere una leva strategica, diventi un elemento centrale delle politiche di crescita
- Quali sono le novità che avete appena lanciato, e quali in cantiere?
Abbiamo appena lanciato una novità: Vecchio Amaro del Capo entra nel segmento Ready to Serve (RTS) con cocktail premiscelati in lattina, pronti per essere serviti, guarniti e gustati. Siamo i primi a portare un amaro in questo formato, rispondendo alla crescente richiesta di praticità e qualità nel mercato dei drink pronti. Abbiamo scelto di espandere la nostra offerta nel mercato dei RTS perché è una delle categorie più promettenti del settore alcolico.
I Ready to Serve rappresentano una tendenza per i consumatori che possono gustare cocktail già pronti, solitamente presentati in lattina, senza bisogno di ulteriori preparazioni: basta versarli nel bicchiere, aggiungere del ghiaccio e decorazione a piacere. Un segmento che sta guadagnando grande popolarità come dimostrano gli ultimi dati (Fonte: Circana, Canale Moderno + C&C+Ingrosso. Anno 2023, variazione su AP) che registrano un aumento del 46% con un volume complessivo di 2,9 milioni di litri. Parallelamente, il valore delle vendite segna un incremento ancora più marcato del 67%, arrivando a 19,2 milioni di euro. Un mercato attualmente in forte crescita che ci trova preparati alla sfida. Infatti, l’idea di proporre drink pronti da gustare noi l’abbiamo avuta già 25 anni fa, quando, nel lontano 1999, avevamo sperimentato un cocktail in bottiglia a base di Vecchio Amaro del Capo. Ma la versione Ready to Drink di allora era troppo in anticipo sui tempi.
Oggi, grazie all’evoluzione del mercato e ai nuovi trend, siamo pronti a lanciare la nostra proposta di cocktail pronti da servire. Le nostre proposte RTS al momento sono i nostri cocktail più iconici: Capo Tonic e Capo Arrabbiato Spritz, creati con ingredienti freschi e dal gusto distintivo. In cantiere abbiamo altri progetti per ampliare la gamma Ready to Serve, sia per il mercato italiano che per quello internazionale.
- In che modo oggi l’industria deve innovarsi per ampliare il proprio mercato?
Noi crediamo che l’autenticità, la storia e la ricerca debbano essere gli elementi fondanti su cui far perno per ampliare il proprio mercato. Con oltre un secolo di storia e quattro generazioni di mastri distillatori alla guida dell’azienda, abbiamo imparato che l’innovazione è essenziale per ampliare il mercato e restare competitivi. Il nostro percorso di crescita si basa sull’integrazione del modello di Industria 4.0, adottando strategie di produzione avanzate e costruendo un modello di trasferimento tecnologico che rispetta le nostre radici. In particolare, l’innovazione continua ci permette di sviluppare prodotti nuovi e di valorizzare le botaniche locali, supportati da un patrimonio unico di oltre duemila ricette che raccogliamo e custodiamo con cura. La nostra dedizione alla ricerca e la collaborazione con istituzioni come l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e il FocussLab ci permettono di mantenere un equilibrio tra il rispetto per la tradizione e l’adeguamento alle nuove esigenze di mercato.
- Le nuove generazioni, almeno per il fuori casa, mostrano un trend di consumo allineato con l’attenzione alla salute e al benessere. Come rispondete a queste nuove abitudini di consumo?
Per rispondere alle nuove abitudini di consumo delle generazioni più giovani abbiamo ampliato le nostre proposte di “low-ABV cocktails” con cocktail leggeri e dal basso contenuto alcolico. Oltre agli iconici e amatissimi Capo Arrabbiato Spritz e Capo Tonic, abbiamo aggiunto cocktail come Clementino Tonic preparato con il nostro Clementino della Piana, il liquore naturale alle Clementine di Calabria Igp, fresco e leggero, che sta piacendo tantissimo. Ma l’esempio più significativo della nostra attenzione verso le esigenze di benessere è Robur, una bevanda gassata analcolica, unica nel suo genere e basata su ingredienti naturali benefici. Preparato con Citrato di Ferro e la China Calissaya quali ingredienti principali, Robur è pensato non solo per essere gustoso e rinfrescante, ma anche per le sue proprietà corroboranti, digestive e aperitive. È registrato dal Ministero della Salute come integratore alimentare grazie ai benefici che offre, come il supporto alle esigenze di ferro, che lo rende ideale per vegani, donne, anemici e chiunque voglia un boost di energia naturale, senza glutine e con materie prime di alta qualità. Robur, discendente della storica Ferro-China Bisleri, mantiene viva una tradizione che unisce benessere e gusto in un unico prodotto. La sua storia e le sue proprietà rispondono perfettamente alla domanda di oggi per bevande funzionali e autentiche, sostenendo, al contempo, un consumo responsabile e consapevole. E se vogliamo aggiungere, sempre della stessa linea, ci sono le acque toniche Bisleri, anch’esse realizzate con ingredienti naturali e selezionati di alta qualità, che si distinguono per l’aggiunta di infusi naturali di erbe benefiche dal gusto gradevole.
- Come si confrontano i consumi dei vostri prodotti con le nuove generazioni (Generation Z –Millennials) e quali ritorni di mercato avete da queste generazioni?
Vecchio Amaro del Capo ha registrato una solida crescita in termini di penetrazione e fedeltà all’interno delle generazioni più giovani, come la Generazione Z e i Millennials. I giovani consumatori mostrano interesse per prodotti iconici e autentici, elementi che Vecchio Amaro del Capo valorizza nella propria comunicazione, raggiungendo il target giovane grazie alla trasparenza e alla storia del brand. Inoltre, il consumo di Amaro del Capo si concentra soprattutto tra le famiglie, tra gruppi di amici, nei momenti conviviali, una caratteristica che riflette il valore percepito del marchio in segmenti più giovani e attenti alla qualità e autenticità. Una importante base di consumatori ampliata e fidelizzata conferma che Amaro del Capo riesce a rispondere efficacemente alle aspettative delle nuove generazioni, mantenendo una presenza stabile e in crescita nel settore degli amari.
- Siamo vicini al Natale. Quanto incidono le vendite in questo periodo dell’anno?
Se, come recita il nostro claim, Vecchio Amaro del Capo accende la festa, è altrettanto vero che accende anche le vendite di fine anno. Le festività natalizie rappresentano un momento cruciale per il comparto commerciale e, in questo periodo, le performance di vendita possono influenzare sensibilmente il bilancio annuale. Il Gruppo Caffo 1915 si prepara a cogliere questa opportunità strategica con i suoi prodotti di punta, i quali si trasformano durante le feste in protagonisti della convivialità e in regali di grande pregio. In particolare, il trittico composto da Vecchio Amaro del Capo classico, Red Hot Edition e la Riserva del Centenario, incarna il meglio dell’offerta Caffo. Il Vecchio Amaro del Capo classico, con le sue 29 botaniche calabresi, è un amaro di grande tradizione e versatilità, apprezzato sia liscio, servito rigorosamente ghiacciato, che come ingrediente per cocktail raffinati. La Red Hot Edition aggiunge una nota audace con l’intenso sapore del peperoncino calabrese, una scelta ideale per chi ama osare, perfetta per riscaldare i cuori. Infine, la Riserva del Centenario, pensata per i palati più esigenti, è un’edizione limitata che racchiude una complessità aromatica unica e un gusto di rara eleganza, ideale per momenti di meditazione o come regalo prezioso per intenditori.
- Innovazione tecnologica e sostenibilità. Quanto questi fattori saranno determinanti per il futuro delle aziende vinicole?
Il futuro lo determiniamo con le scelte del presente, ecco perché l’innovazione tecnologica e la sostenibilità sono temi integrati nel nostro percorso di crescita aziendale già da molto tempo. Noi di Gruppo Caffo vediamo in questi fattori una direzione imprescindibile per rafforzare la nostra posizione di mercato. La sostenibilità è un principio guida: utilizziamo sistemi interconnessi che garantiscono il controllo continuo della qualità con analisi chimiche e organolettiche sviluppate nel nostro laboratorio interno, Caffo Research. Inoltre abbiamo introdotto il tracciamento Blockchain, inizialmente su nostri prodotti, per poi allargare ad una più ampia gamma così da offrire massima trasparenza ai consumatori. Un’iniziativa che consolida il nostro impegno verso un futuro sostenibile e responsabile. L’innovazione tecnologica, dal canto suo, ci consente di esplorare nuove soluzioni e migliorare costantemente i processi di produzione: stiamo sviluppando le nostre Hall Tecnologiche, spazi dedicati al testing e alla sperimentazione di processi innovativi applicati alla produzione. Grazie anche a questo impegno, vogliamo offrire prodotti di eccellenza che uniscono tradizione e tecnologia avanzata, valorizzando il Made in Italy e rispondendo con precisione alle richieste di sostenibilità del mercato di domani.
- In quali aree si possono sviluppare attività sinergiche tra le aziende della categoria e la distribuzione?
Le sinergie con la distribuzione sono essenziali per ampliare la diffusione dei nostri prodotti e per offrire una customer experience di qualità. È fondamentale puntare su campagne congiunte e strategie promozionali che valorizzino la categoria degli amari, sfruttando sia i canali fisici che quelli digitali. Il nostro obiettivo è raggiungere il consumatore, promuovendo il valore della qualità e dell’artigianalità.