
CRISTINA BROVELLI Sales Manager Grocery dell’azienda Nestlé Purina Commerciale Srl
Il mercato italiano del pet food e del pet care ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, riflettendo l’aumento dell’attenzione e della cura dedicata agli animali da compagnia. Nel 2024 i prodotti per l’alimentazione di cani e gatti – che rappresenta il segmento principale del mercato del pet food e pet care – hanno sviluppato in Italia un giro d’affari nel canale Grocery + specializzato che ha superato i 3,1 miliardi di euro, con un aumento a valore del 3,7% rispetto al 2023. Inserendo il trend a valore nel più ampio contesto dei consumi in Italia, si nota come il settore degli alimenti per cani e gatti anche quest’anno abbia performato meglio del Largo Consumo Confezionato cresciuto del 2,1%. L’andamento del mercato degli alimenti per cane e gatto registrato quest’anno si inserisce in un trend di medio periodo fortemente positivo che segna un tasso medio di crescita (CAGR) dal 2021 al 2024 a valore pari al +9,8%, che ha portato il mercato dai 2,4 miliardi di euro del 2021 ai 3,1 del 2024. I prodotti per gatto rappresentano il 56,3% del valore complessivo, e mostrano una dinamica in crescita (+5% rispetto al 2023), trainata dall’umido (+5,3%). Anche i prodotti per cane segnano un +2,1% di aumento, con una crescita maggiore nel secco (+2,3%). (fonte Assalco.it)
Questi dati evidenziano un mercato in espansione, trainato da una crescente sensibilità verso il benessere degli animali domestici e da una maggiore propensione dei consumatori a investire in prodotti di qualità per i propri pet.
- 1. Qual è la vostra valutazione sull’andamento attuale del mercato del pet food e pet care? Considerando le recenti sfide economiche e l’incremento dei costi di produzione, quali strategie state adottando per mantenere la competitività e soddisfare le esigenze dei consumatori?
Nel 2025 tra gennaio e maggio 2025 il mercato del pet care conferma il suo andamento positivo, registrando a volume una crescita del +3,9%, superiore a quella del Largo Consumo Confezionato, e un incremento a valore del +2,2%. In Italia, il comparto del pet care si consolida così come uno dei più dinamici del largo consumo.
Tra gennaio e maggio 2025, il solo mercato del pet food ha raggiunto vendite pari a 1.332 milioni di euro, in aumento del +2,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Si tratta di un comparto sempre più rilevante, con un peso a valore dell’84% sul totale pet care, trainato in particolare dal segmento gatto, che rappresenta il 51,2% del totale a valore e cresce del +3,7% rispetto all’anno precedente. Il segmento cane, pur registrando una leggera flessione (-0,6% a valore), resta strategico con un peso del 32,8% a valore. All’interno del segmento gatto, la crescita è trainata principalmente dall’umido (+1,5%), con un contributo positivo anche del secco (+0,6%).
Purina ha performato al di sopra della media del mercato, registrando nel canale grocery un incremento del +2,4% a valore, aumentando la propria quota di mercato di 30 bps (Fonte Circana Perimetro DM+Discount+Drugstore YTD agosto 2025).
Di fronte a sfide economiche come l’aumento dei costi di produzione e delle materie prime, la nostra strategia si fonda su un approccio integrato: innovazione continua, ampiezza di portafoglio e presidio omnicanale. Questo ci consente di anticipare i trend di consumo, offrire soluzioni adatte a diverse esigenze nutrizionali e intercettare i pet owner nei vari punti di contatto, dalla GDO all’e-commerce fino ai canali specializzati. In questo modo riusciamo non solo a mantenere la competitività, ma anche a sostenere la crescente sensibilità dei consumatori verso prodotti di qualità e il benessere dei loro animali da compagnia.
- 2. In quale misura sono cambiati i consumi dopo la nascita dei drug e negozi specializzati in pet (sempre più specializzati)?
L’espansione dei drugstore e dei negozi specializzati ha contribuito a ridefinire le abitudini di acquisto, offrendo al consumatore un’esperienza sempre più segmentata e premiumizzata. I consumatori oggi cercano prodotti ad alto valore aggiunto, più mirati e personalizzati e questo trend ha spinto le aziende a investire in linee specifiche per canali specializzati, oltre che in soluzioni che coniughino nutrizione e benessere. I negozi specializzati hanno un ruolo chiave: offrono 1.800–2.000 referenze non-food, servizi aggiuntivi (toelettatura, consulenze nutrizionali e veterinarie) e rafforzano il legame con i clienti. (Rapporto Assalco 2025). Purina presidia tutti i canali, continuando a crescere in GDO, ma anche sviluppando proposte dedicate al canale specializzato e supportando l’evoluzione dell’e-commerce, che rappresenta uno dei driver futuri più rilevanti.
- 3. Quanto le nuove generazioni, (Millennials e la Gen Z), che mostrano una crescente attenzione verso la sostenibilità e il benessere animale, si stanno avvicinando al mondo del petfood? In che modo la vostra azienda sta rispondendo a queste sensibilità, sia in termini di prodotto che di comunicazione?
Le nuove generazioni stanno ridefinendo il mercato del pet food: Millennials e Gen Z sono consumatori consapevoli, attenti alla sostenibilità, alla salute e alla qualità degli ingredienti. Per loro, il pet non è solo un compagno di vita ma un vero punto di riferimento emotivo e identitario. I Gen Z vivono con il proprio animale un rapporto quasi fusionale, considerandolo un amico o un fratello capace di offrire sostegno psicologico e ridurre la solitudine – il 96% dichiara di aspettarsi che il pet li faccia sentire meno soli e il 71% fa dormire il proprio animale da compagnia con sé. I Millennials, invece, vedono spesso il pet come una scelta di vita consapevole e una tappa fondamentale del loro percorso personale, tanto che il 61% lo considera a tutti gli effetti un “figlio”, una sorta di “palestra di genitorialità” in un contesto in cui la genitorialità è sempre più posticipata. (Fonte: Ricerca Ipsos per Purina)
Questo legame profondo con il benessere dell’animale guida anche le loro aspettative verso i brand. Per rispondere a queste sensibilità, Purina ha ampliato e continua ad ampliare il proprio portafoglio, continuando a investire costantemente in ricerca e innovazione per supportare la salute e la qualità di vita dei pet. Allo stesso tempo, comunichiamo in modo trasparente e diretto, soprattutto sui canali digitali, per condividere informazioni chiare sulla qualità dei prodotti, sull’impatto ambientale e sulle nostre iniziative di responsabilità sociale, costruendo così un rapporto di fiducia autentico con i pet owner più giovani.
- 4. Sono previsti aumenti nel corso del 2025? Quali le ragioni per cui tecnicamente potremmo spiegare ai nostri “stakeholders” questi eventi e come affrontarli insieme produttori e distributori? Il tema “materie prime” e materiali di confezionamento impatteranno ancora generando una variazione di prezzo di vendita?
Il 2025 si apre in un contesto di persistente volatilità delle materie prime e dei materiali di confezionamento, che continueranno a influenzare i costi di produzione. A questo si aggiungono fattori come logistica ed energia, che possono incidere ulteriormente sulla filiera. Eventuali aumenti saranno quindi legati a variabili macroeconomiche esterne e non direttamente controllabili dalle aziende.
Purina continuerà a lavorare insieme ai partner distributivi per garantire stabilità, continuità di fornitura e accessibilità al consumatore finale, mantenendo il focus su efficienza e innovazione.
- 5. Quali sono le innovazioni di prodotto più significative nella categoria e quanto il Pet-care sta coinvolgendo i consumatori portandoli ad investire sempre più verso i ns. “piccoli amici”? C’è un’evoluzione nelle richieste dai consumatori, e come si stanno adattando le aziende alle nuove tendenze di mercato?
Negli ultimi anni stiamo assistendo a una forte crescita di prodotti naturali, grain-free, funzionali e sostenibili, che rispondono alla crescente attenzione dei pet owner verso il benessere complessivo dei loro pet (Rapporto Assalco – Zoomark 2025). Una delle novità più rilevanti riguarda i complements: la nostra nuova gamma appena lanciata Purina One Hydralife, che favorisce l’idratazione del gatto.
- 6. In quali aree si possono sviluppare attività sinergiche tra le aziende della categoria e la GDO?
Le sinergie tra aziende della categoria e GDO possono svilupparsi soprattutto in tre direzioni. La prima riguarda l’innovazione, con progetti che valorizzino il lancio di nuovi prodotti attraverso format esclusivi e partnership mirate. La seconda è legata alla sostenibilità e alla circolarità, con iniziative comuni su packaging, riduzione degli sprechi e filiere responsabili. Infine, un’area sempre più rilevante è quella della digitalizzazione, che consente di integrare esperienze in-store e online per creare una relazione più continua con il consumatore, accompagnata da attività di educazione e informazione sui temi della nutrizione pet e del pet-human bond.