Risponde Giovanni Tagliaferri, Direttore Commerciale STAR SpA
- Come si sta delineando il mercato macro economico della categoria e quale strada sta prendendo nel breve periodo 2024 considerato i recentissimi eventi climatici che sembrano sconvolgere tutto il mondo dell’agricoltura in generale ma ancor più specificamente i prodotti che dalla terra devono necessariamente crescere in perfetto equilibrio Sole/Acqua
I recenti eventi climatici stanno mettendo a dura prova l’agricoltura e di conseguenza l’industria alimentare che ha dovuto fronteggiare un aumento di costi non indifferenti cercando di mitigarne l’impatto per mantenere un’offerta consona che possa soddisfare le esigenze alimentari ed economiche dei consumatori e allo stesso tempo permettere all’industria stessa di far fronte alle difficoltà di business e di sostenibilità economica nel sopracitato contesto. Inevitabilmente questo ha portato a fenomeni inflattivi nella categoria dei sughi pronti durante gli ultimi due anni (prezzi +8% medio annuo). Nonostante ciò Il mercato dei Sughi pronti è in crescita nel breve (+4,1% in confezioni -Nielsen MAT Mag 24 vs Yago) e nel lungo termine (+4,6% Nielsen MAT Mag Cagr 24 vs 2Yago), trascinato da un incremento dei consumi. L’aumento dei consumi è spiegato dalla grande capacità di questa categoria di prodotti di rispondere al bisogno di convenience e di avere uno shortcut per la preparazione di un piatto di pasta offrendo un risultato molto vicino a quello di un sugo fatto in casa. Inoltre La categoria ha una penetrazione elevata (68,7% – GFK AT Q1 24) a dimostrazione di una certa serenità del consumatore nell’utilizzo di sughi pronti la cui modalità di produzione “conserva a bagnomaria” fa parte della tradizione italiana ed è quindi altamente riconoscibile.
La crescita della categoria non deve però farci dimenticare le difficoltà ambientali e di cambiamento climatico che noi e il nostro pianeta stiamo affrontando ma anzi dobbiamo sfruttare la crescita della categoria per fronteggiarle al meglio. Come leader di categoria Star sente l’urgenza di agire nella speranza di essere di esempio all’industria motivo per cui Da un punto di vista di sostenibilità, abbiamo già fatto dei passi significativi, raggiungendo la certificazione di agricoltura sostenibile (ISCC+) in tutte le coltivazioni di basilico utilizzato nel Pesto alla Genovese Tigullio.
Inoltra STAR è fortemente impegnata in ambito innovazione e ricerca di materie prime e prodotti che, nel prossimo futuro, possano rendere le referenze sempre meno impattanti a livello di sostenibilità e portare valore all’intera categoria dei sughi pronti.
- Il 2023 come si è chiuso? Il mercato delle vendite dei prodotti che hanno coinvolto la tua azienda ha dato risposte positive considerando i pesantissimi rincari legati a tutto il mondo della produzione: energia, costo del lavoro e imballi?
Il 2023 si è chiuso positivamente per il mercato (+4,1% in confezioni -Nielsen AT Dic 23) a dispetto dei rincari dei prezzi. Per far fronte all’impennata dei costi di energia, materie prime e imballi, stiamo portando avanti un processo di design to value che ha come obiettivo quello di mantenere e migliorare tutti quegli aspetti rilevanti per il consumatore, come il gusto, il bilanciamento nutrizionale, la praticità della confezione e la sostenibilità cercando di limitare gli sprechi e di eliminare il superfluo (un esempio fra tutti è la quantità di vetro e di plastica impiegata nelle confezioni).
- Come si confrontano i consumi dei vostri prodotti con le nuove generazioni (Generation Z – Millennials) e quali ritorni di mercato avete da queste generazioni che sono attentissime al tema della sostenibilità e che “strizzano l’occhio” al consumo fuori casa specie nei periodi dove la stagione consente maggiori svaghi?
A partire dal momento in cui i giovani escono di casa, registriamo un’impennata di interesse verso la categoria, siano essi studenti o lavoratori. Questo target ha un approccio pragmatico ma anche esplorativo ed è proprio qui che osserviamo il massimo interesse verso la nostra linea di pesti specialità. Un andamento che è spiegato sia dal fatto che devono cimentarsi per la prima volta con la preparazione dei pasti sia conciliarli con i ritmi impegnati della loro vita sociale e lavorativa.
Quando le nuove generazioni lasciano la famiglia d’origine, la loro vita sociale, che si è sempre svolta fuori casa, inizia a svolgersi anche a casa e qui il sugo pronto, soprattutto se inconsueto e sorprendente, diventa un “salvacena” da condividere.
Questi driver d’acquisto sembrano essere predominanti per il target più giovane che resta sensibile agli aspetti di sostenibilità senza rinunciare alla scelta di un sugo confezionato rispetto alla versione homemade.
Inoltre, proprio per l’importanza che diamo a queste generazioni, non solo sosteniamo costantemente le nostre marche con ADV, ma studiamo ADV mirati in base ai consumatori della marca in questione, utilizzando piattaforme ampiamente diffuse tra i consumatori target come ad esempio Instagram e Tik-tok nel caso di gen-z e millenials.
- Sono previsti aumenti nel corso del 2024? Quali le ragioni per cui tecnicamente potremmo spiegare ai nostri “stakeholders” questi eventi e come affrontarli insieme produttori e distributori?
Negli ultimi anni abbiamo registrato aumenti di costo di svariati Milioni di € e non si è ancora materializzata una loro riduzione, anche se tutti gli operatori della filiera la attendono, noi in primis.
Il nostro più importante impegno, per avere un ruolo attivo nella riduzione dei costi, è continuare a portare avanti i progetti di design to value che, come anticipato, puntano a limitare gli sprechi e a eliminare il superfluo, in particolare ciò che è meno rilevante per i consumatori come i materiali di confezionamento inquinanti o non riciclabili e riciclati e portando quindi al contempo valore alla sostenibilità dell’intera categoria.
- Quali sono le innovazioni che più contraddistinguono la categoria? E quali le ricette più richieste dai consumatori? Le nuove generazioni sempre più “curiose” di sperimentare innovazioni come vivono questi prodotti?
I segmenti che mostrano le performance più positive sono quelli legati ai pesti (Genovese +3,9%; Specialità +17,3% – in confezioni – Nielsen MAT Mag 24 vs Yago), diversamente il consumo di Sughi a base carne subisce una contrazione (-4,5%).
Andando oltre la lettura per segmento, osserviamo in generale un crescente interesse verso prodotti che rimandano alla tradizione regionale. Abbiamo visto, infatti, crescere i sughi al pistacchio di Bronte, le salse di pomodori locali come il datterino e il ciliegino; la stessa crescita del mercato del pesto genovese è la dimostrazione di questa ricerca di “localismo”. L’aver letto questo trend, ci ha spinto a introdurre sul mercato, sotto il brand Tigullio, il Pesto Ricotta e Pistacchio e la varietà Cacio e Pepe, due lanci che stanno guidando la crescita del mercato delle specialità.
L’altro trend importante è quello verso esperienze inusuali ed esplorative, per riproporre a casa un piatto da rivista di cucina, che abbini in modo sorprendere colori e sapori, senza dover avere particolari abilità culinarie o il tempo per prepararle. Su questa tendenza, in atto ormai da anni, Tigullio ha sviluppato tutta una linea di pesti speciali ed è oggi il leader di mercato di questa parte del mercato.
- In quali aree si possono sviluppare attività sinergiche tra le aziende della categoria e la GDO?
Il mercato delle salse pronte è tanto grande quanto complesso. Per il consumatore, navigare sullo scaffale e orientarsi fra gusti, formati e brand può essere difficoltoso. Lo scaffale è il momento della verità: da un lato l’industria può mettere a disposizione le conoscenze sui driver di scelta della categoria, dall’altro la distribuzione, usando queste informazioni, può adoperarsi ancor di più per rendere la customer experience più facile e fluida in un mercato in cui sono presenti molte referenze, cercando per esempio di dare il giusto peso e visibilità alle SKUs e alle marche che portano un valore impattate per il consumare.